o la sfioran le lacrime e gli affanni;
mia madre ha sessant'anni
e più la guardo e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso, un atto
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah! se fossi pittore,
farei tutta la vita il suo ritratto!
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch'io le baci la sua treccia bianca,
o quando, inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso...
Pur, se fosse un mio prego in ciel accolto,
non chiederei di Raffael da Urbino
il pennello divino,
per coronar di luce il suo bel volto:
vorrei poter cambiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei,
veder me vecchio, e lei,
dal sacrificio mio, ringiovanita.
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